Il Museo
Museo di arte sacra / Piazza Santa Maria Bagno di Romagna
Museo di arte sacra / Piazza Santa Maria Bagno di Romagna
Il Museo è la principale pinacoteca della “Romagna Toscana” e si propone come faro culturale dell’intero territorio.
Nato grazie all’incontro fra mons. Alfiero Rossi e un collezionista fiorentino, è stato inaugurato il 23 giugno 2018 e si propone, attraverso un percorso cronologico, di accompagnare il visitatore entro la storia, la spiritualità e le bellezze artistiche bagnesi.
Alcune opere provenienti dall’antica Abbazia ricordano lo stretto rapporto della comunità di Bagno di Romagna con l’Ordine Camaldolese, che resse il convento sino al 1808, anno delle Soppressioni napoleoniche.
L’ingresso è l’anticamera che contiene due affreschi del Quattrocento toscano e marchigiano ed alcuni ritratti di santi e di abati camaldolesi, eseguiti da un artista locale del XVII secolo. Queste grandi tele ricordano lo stretto legame fra la comunità bagnese e l’Ordine Camaldolese, che non solo resse la locale Abbazia dal XIII secolo sino al 1808, ma fu anche prezioso riferimento spirituale e artistico per tutto il territorio locale.
Il percorso espositivo prosegue nel Salone del Cinquecento, facendo assaporare le bellezze artistiche del Museo. Qui sono esposte opere di importanti artisti, come la “Madonna col Bambino” e il “San Nicola di Bari” di Antonio del Ceraiolo e il commovente “Ecce Homo” di Giovanni di Francesco, detto Jacone.
Bellissima la “Pietà” di ispirazione michelangiolesca di Michele Tosini, pittore impegnato anche nella decorazione della Basilica, dove eseguì per la cappella Salvetti una tavola d’altare raffigurante la Madonna in trono.
La sala deve il suo nome alla presenza di un grande armadio dipinto, che contiene preziose stoffe e parati liturgici appartenenti al corredo della Basilica.
Alle pareti sono collocate alcune interessanti opere cinquecentesche, fra le quali spiccano il “Cane che porta il pane a san Rocco” – tavola del romagnolo Bartolomeo Coda – e la “Madonna col Bambino tra i Santi Cecilia, Giovanni Evangelista e Stefano” del senese Pietro Sorri.
Il grande camino che accoglie il visitatore offre il nome all’intero ambiente, che custodisce alcuni capolavori di scuola napoletana del Settecento, fra i quali “La morte di Sant’Andrea d’Avellino” di Sebastiano Conca e “La Vergine Maria che offre il Bambino Gesù a Santa Caterina da Siena”, attribuita alla bottega di Francesco Solimena.
L’ambiente artisticamente più rilevante dell’intero Museo è sicuramente quello che accoglie le opere di alcuni dei più importanti esponenti dell’arte fiorentina del Seicento: il “San Francesco e il Volto della Vergine” di Ludovico Cigoli, allievo di Alessandro Allori, architetto, scenografo nonché amico di Galileo Galilei e la “Madonna con Bambino” di Matteo Rosselli, dalla cui bottega uscirono quasi tutti i maggiori artisti del Seicento, quali Iacopo Vignali, Carlo Dolci, Francesco Furini, Lorenzo Lippi e il Volterrano. Da segnalare la “Assunzione della Vergine” del Passignano, artista che introdusse nell’arte fiorentina il colorismo e il naturalismo di matrice veneta.
Nella sala dedicata all’arte del Settecento troviamo alcuni capolavori d’arte fiorentina come la “Immacolata Concezione” di Alessandro Gherardini, la “Presentazione di Gesù al Tempio” di Matteo Bonechi ed infine la “Santa Margherita di Antiochia” di Onorio Marinari, cugino e allievo di Carlo Dolci.
Da segnalare anche il “Martirio di San Lorenzo” e il “Sacrificio di Isacco”, stupende tele di Julien De Parme, pittore svizzero ma di formazione francese che, specializzato soprattutto nell’esecuzione di ritratti, si trovò spesso a lavorare in territorio italiano.
Le sacre reliquie – vero cuore devozionale del Museo – provengono dal Tesoro della Basilica e permettono di ripercorrere secoli di fede religiosa e rappresentano il fulcro spirituale dell’intera collezione. Decorano le pareti alcune opere ottocentesche come la tela “San Romualdo che presiede alla vestizione della beata Giovanna alla presenza di sant’Agnese” di Raffaello Soldaini e “Il Martirio di Sant’Agata” di Giuseppe Magni.
Periodi visite:
Visite possibili:
Tre siti
Il prezzo, comprensivo dei tre spazi artistici, è di € 15,00 con guida.
Sito singolo
Il prezzo per la visita libera, senza guida, della basilica è di € 4,oo (€ 9,00 con guida).
Il prezzo per la visita libera, senza guida, del museo è di € 4,oo (€ 9,00 con guida).
Il prezzo per la visita libera, senza guida, dell’oratorio è di € 4,oo (€ 9,00 con guida).