L’Oratorio
della Madonna del Carmine
Edificato nel biennio 1620-21 / Via del Savio, 19 Bagno di Romagna
Edificato nel biennio 1620-21 / Via del Savio, 19 Bagno di Romagna
Un’immagine della Madonna, eseguita ad inizio Cinquecento da un pittore locale, si trovava nella ormai pericolante Maestà del Molin Nuovo, eretta su un terreno della famiglia Malvisi.
L’intero affresco venne staccato e posizionato all’Altar Maggiore nel nuovo Oratorio della Madonna del Carmine, dove ancora oggi si trova e che venne edificato nel biennio 1620-21.
Successivi alla prima costruzione sono il campanile a vela, con una sola campana, fusa dai fratelli de Landis di Imola nel 1674, e il portico davanti all’ingresso.
Dopo la soppressione Granducale del 1785, l’Oratorio passò sotto il diretto controllo dell’Amministrazione diocesana di Sansepolcro, poi di Firenze, per poi essere acquistato da Giovanni Malvisi e dal figlio Jacopo per la cifra di oltre 2066 scudi, acquisizione che perfezionarono dal 1793, facendone da quella data la Cappella di famiglia.
Nell’Oratorio, successivamente donato alla Parrocchia di S. Maria Assunta, vi è stato allestito nel 2018 il presepe napoletano.
L’Oratorio del Carmine è un piccolo scrigno di opere d’arte: all’Altar Maggiore si trova la cinquecentesca “Madonna con Bambino”, affresco eseguito da un pittore locale e da sempre venerata dai bagnesi.
In controfacciata una tela di Luigi Zampanella (attivo a Forlì nel XIX secolo) raffigurante la Madonna col Bambino tra i santi Matteo Apostolo, Antonio da Padova, Francesco d’Assisi e Elisabetta d’Ungheria.
Sul lato opposto, una tela con le Sante Agata, Lucia e Apollonia, attribuita a Pietro Confortini, artista fiorentino del Settecento, proveniente dalla Chiesa di S. Lucia a Bagno di Romagna.